Il presente testo raccoglie e finalizza, dopo un decennio di studi dedicati al carducciano Antonio della Porta, quegli interventi poetici e quelle recensioni che erano sfuggiti al setaccio del precedente lavoro a lui dedicato (Il liuto ed il silenzio. La parabola discendente di Antonio della Porta, Raleigh [NC], Lulu Press, 2013, ora ristampato, con un poscritto, a Macerata presso Simple). Accanto all’analisi di una lirica composta nel centenario della morte di Carlo Goldoni e della quale è stato recentemente ritrovato l’unico autografo tutt’ora esistente del Montazzolese, si sono riportati ed approfonditi gli scritti che il della Porta produsse quale direttore e collaboratore del periodico La Libera Stampa, uscito a Roma nel penultimo decennio del secolo XIX. Infine, dopo aver elencato e posto in disamina alcune recensioni aggiuntive all’opera dellaportiana non presenti nel volume precedente, si sono analizzate ulteriori tracce della smilza produzione drammaturgica del medesimo, inquadrando inoltre la sua figura all’interno dell’atmosfera culturale e politica del suo tempo anche in riferimento al rapporto contrastivo con il nascente movimento socialista tramite gli accenni a ciò riferibili nella pamphlettistica del tempo.
Giorgio Pannunzio, nato nel 1965, abruzzese-molisano di nascita ma salentino d’adozione, è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura delle Regioni d’Italia. Ha pubblicato – tra gli altri – numerosi saggi sulla prosa dannunziana e sulla novellistica del movimento verista, interessandosi anche della poesia satirica del primo Ottocento e del dramma storico nel periodo risorgimentale, nonché della letteratura illuminista nei suoi rapporti con la storia del tempo e con gli intellettuali del periodo immediatamente successivo. “Tutor” di Storia Antica e Medievale presso l’Università del Salento, vive a Lecce, dove insegna in un liceo.
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€ 13,00Prezzo
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